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Valli del Monviso

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Mombracco, la montagna di Leonardo

Mombracco, la montagna di Leonardo

Giovedì 14 giugno una delegazione dell’ATL del Cuneese con fotografi e giornalisti, accolta dall’Unione Montana dei Comuni del Monviso ed accompagnata dagli amministratori dei Comuni di Barge, Sanfront, Rifreddo e Revello con le guide Vesulus e gli accompanatori MTB Discovery Monviso ha visitato il Mombracco, conosciuto anche come la “Montagna di Leonardo”.

 

Il Monte Bracco si trova tra la valle Po, la valle Infernotto e la pianura cuneese ed è accessibile dai sei Comuni che lo circondano. Si tratta di una montagna di media altezza che raggiunge la sua massima quota con la Croce di Envie. Ciò che la rende così particolare è la ricchezza di paesaggi molto diversi e fusi fra loro: si alternano infatti zone più montane con altre per lo più piane, aree verdeggianti e boschive con placche isolate e rocciose e luoghi di culto religioso e con altri di storia pagana. Si tratta di un luogo alternativo alle alte quote, raggiungibile da tutti e pieno di vedute mozzafiato da scoprire, ricco di offerte per ogni tipo di visitatore.

 

Il Mombracco dispone di un anello di trekking percorribile in un solo giorno per i camminatori più allenati o da dividere su due giornate per rendere il viaggio più apprezzabile, con un’altitudine compresa tra i seicento e i mille metri. Numerose sono le testimonianze di antropizzazione visibili nei terrazzamenti e nelle meire in pietra costruite sotto le balme rocciose. Quest’ultime sono borgate costruite interamente sotto un tetto di roccia naturale aggettante. Le abitazioni, edificate con muri in pietra a secco, legno e lose, sfruttano dunque il riparo della roccia sovrastante. La più nota e visitabile con le guide Vesulus (tel. 339.6908179) è Balma Boves (www.balmaboves.it). Sul Mombracco sono state ritrovate anche incisioni rupestri che mostrano figure umane e che risalgono all’Età del Ferro, ovvero 3000/5000 anni fa. ). Secondo una credenza locale, si narra che lungo le pendici del Mombracco siano presenti le fàje, personaggi magici simili a donne di dimensioni ridotte, di brutt’aspetto, trasandate, pelose e piuttosto dispettose.

 

Esistono itinerari dedicati alla mountain bike, caratterizzati da susseguirsi di sali e scendi, di ripide salite ed entusiasmanti discese su sterrato. In particolare vi sono tre anelli che consentono di percorrere la sommità del monte snodandosi in ambienti molto diversi e garantendo una splendida visuale panoramica, sia sulla pianura, sia sulla catena del Monviso. Questi sentieri salgono tra i boschi di betulle, noccioli e castagni secolari e sono racchiusi da muri di pietra a secco: i bouschet. Per informazioni e accompagnamenti, sono a disposizione le guide MTB “Discovery Monviso”.

 

Per gli appassionati di climbing sono presenti diverse falesie sulle quali sono state aperte innumerevoli vie, grazie ad uno stupendo gneiss che attira da sempre un crescente numero di arrampicatori. Le pareti più note agli appassionati sono quelle del versante Sud, ma la bellezza e la varietà della roccia offrono zone di scalata molto apprezzate anche sugli altri versanti.

I cultori del bouldering, invece, hanno un’autentica predilezione per i massi del Mombracco. La loro attività, che è stata riscoperta da poco tempo, ha trovato in gruppi di giovani appassionati un’energia contagiosa. Sui massi del Mombracco gli sportivi del genere si dilettano in numerosi movimenti e i campioni mondiali come Christian Core hanno disegnato nuove linee.

Per gli amanti del fitwalking cross è a disposizione un percorso di una lunghezza di circa 6 km che percorre piacevoli ambienti fra boschi di castagno a cui si alternano prati sfalciati in un contesto paesaggistico molto curato. La partenza è dall’ex Centrale di Rocchetta.

Oltre a molteplici percorsi dedicati agli sport più svariati si aggiungono le visite guidate che permettono di esplorare il mondo animale e vegetale e di riconoscere i segni dell’uomo sul territorio. Gli accompagnatori naturalistici sono disponibili per proposte a gruppi e scolaresche. In sommità, la Locanda della Trappa propone a turisti e visitatori un ottimo punto di appoggio con solarium, locanda e ristorante che propone piatti locali.

 

Paolo Bongioanni, Direttore dell’ATL del Cuneese: “Una scoperta straordinaria, una montagna di soli 920 metri, il Mombracco “la Montagna di Leonardo”, con sei vie di accesso – Envie, Sanfront, Revello, Rifreddo, Paesana e Barge – dotata percorsi per chi ama l’aria aperta, l’outdoor, la bicicletta, il trekking, la MTB, per chi ama il rapporto con la natura, per chi chi vuole scoprire un tesoro d’arte unico, quale quello della Cappella della Trappa dove si stanno restaurando affreschi del 1500 che qualcuno ipotizza abbiano avuto anche un colpo di pennello da parte di Leonardo. Tutto questo condito con una gastronomia straordinaria quale quella che si può degustare in cima al Monte Bracco per trascorrere quindi una giornata di divertimento, sport e relax che farà rincasare con il desiderio nel cuore di ritornare.”

 

Il Mombracco è una montagna ricca di sorprese che già più di cinquecento anni fa aveva catturato l’attenzione di Leonardo da Vinci. Il genio toscano citò infatti in un suo trattato il Mombracco decantando le proprietà della sua pietra: la quarzite, definendola bianca e senza macchie come il marmo di Carrara e dura come il porfido.

 

 

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