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“il Sottoscritto”, proiezione documentario
18 aprile 2017 @ 21:00

25 aprile: festa d’aprile – festa di libertà
Nell’ambito delle manifestazioni per il 72° anniversario della Liberazione, il Comune di Verzuolo, l’Assessorato alla cultura e l’Anpi organizzano:
Presso Segnavia – porta di Valle. Proiezione del documentario dedicato a don Aldo Benevelli. Testimonianza di Claudia Bergia, Presidente Ass.Partigiana Ignazio e i due registi.
La proiezione del film “Il Sottoscritto, storia di un uomo libero” è presentata dai registi Sandro Gastinelli e Marzia Pellegrino.
Don Benevelli ha vissuto sulla sua pelle di partigiano la drammaticità di quel momento topico per le sorti del nostro paese diventandone protagonista “… c’era in ballo la libertà di un popolo, anzi no, c’era in ballo la verità, che è cosa ancora più importante” Gli incontri con Nuto Revelli, Giorgio Bocca e gli altri grandi attori di quella stagione, le sofferenze e la paura – fu arrestato più volte e fu l’unico del suo gruppo a non finire trucidato – hanno segnato tutto il cammino di don Aldo, che tra un nuovo giornale e l’attività di insegnante, tra il ruolo di pastore e quello di animatore dei giovani, tra l’invenzione delle colonie estive e il contributo alla nascita della locale Caritas, trovò sulla sua strada niente meno che un continente: l’Africa.
Le cose andarono così: negli anni sessanta si trovò a lavorare in Francia nelle periferie più marginali delle grandi città ed entrò in contatto con una marea di sfollati africani, erano i superstiti delle colonie e famiglie sbandate, “decisi di partire per il Kenya, non avevo neanche il Vangelo con me, portai solo le mie nude mani, proprio come ai tempi della nostra Resistenza” creò l’Associazione Internazionale Volontari e Laici (in questi giorni in televisione lo spot LVIA è sostenuto da Gigi Buffon) tra i primi esempi di cooperazione, e furono decine i viaggi , in quarant’anni su e giù tra Italia e Africa.
Negli ultimi anni don Aldo diventò un grande spacciatore di Pace, inventò “Parole tra continenti”, meeting che raduna personalità culturali per ragionare intorno al concetto di pace, la “Carovana della pace” per non dimenticare l’eccidio di Boves e altre numerose iniziative.
La sua eredità è da dividere fra tutti noi e sarà difficile ignorarla.
Ingresso libero